domenica 29 maggio 2011

Di ritorno da Temeria


Approfittando di un'offerta su GOG.com, sitarello interessantissimo dove è possibile comprare giochi in Digital Delivery per PC a prezzi più che appetibili (da circa 4 dollari in su), ho comprato un gioco di cui avevo sempre letto benissimo, ma che per un motivo o per un altro non ho mai pensato di procurarmi.

Si tratta di The Witcher, un bellissimo gdr ad opera dei polacchi CD PROJEKT RED, proprietari tra l'altro dello stesso GOG.
Le gesta di Geralt di Rivia mi hanno impegnato fino ad oggi pomeriggio, facendomi praticamente tralasciare gli altri giochi che avevo cominciato (GTA IV su 360 e Valkyrie Profile 2: Silmeria su PS2).



Con meno di 3 euro e mezzo ho tirato giù l'edizione Enhanced Director's Cut che, oltre a porre qualche miglioria qua e là, rimuove anche le censure che affliggevano il gioco (di natura violenta ma anche e soprattutto sessuale).

Era da tempo immemore che non divoravo un gioco di ruolo occidentale in così breve tempo, con sessioni notturne che mi hanno visto fare le ore piccole solo per completare una quest o l'esplorazione di una catacomba.

Un gioco caratterizzato da una trama articolata, profonda, matura e che non lesina spunti di riflessione piuttosto seri sulla natura dell'uomo, ma anche sulla società e la politica (molti riferimenti come il terrorismo, il razzismo e la volontà di predominio di una cultura sulle altre le troviamo sicuramente di grande attualità).

Tratto dai romanzi di Andrzej Sapkowski, The Witcher si presenta come un tradizionale gdr punta e clicca (anche se è possibile impostare i controlli da tastiera, rendendo il tutto più orientato all'azione) orientato su un solo personaggio. Tranne qualche eccezione, non andremo mai in giro con un party tipico delle produzioni Bioware dei tempi d'oro come Baldur's Gate o Icewind Dale.

Geralt rappresenta l'eroe solitario, combattuto e pieno di dubbi sul concetto di destino, sulla propria natura di witcher, creatura ibrida composta da una parte umana e una mutante, ottenuta dall'assunzione di particolari erbe e altri trattamenti alchemici; Geralt è un conquistatore di mostri e donne, anche quando questi coincidono: la sua spada è rapida ad essere sfoderata come anche altro (una battuta presente anche nel gioco stesso)...
Ma Geralt è anche un uomo, capace di provare il desiderio di stabilità, di unione, di famiglia, anche se questa gli è negata: se i suoi poteri di witcher lo rendono più forte, resistente e abile nel manipolare la magia, gli stessi "doni" lo rendono totalmente sterile, incapace di creare nuova vita.

Questi dubbi, questi tormenti, accompagneranno il nostro eroe per tutto il corso dell'avventura, così come i bivi si presenteranno continuamente innanzi al giocatore: dilemmi morali, posizioni da assumere nei confronti del mondo (unirsi ad una fazione come l'Ordine o dare appoggio a Elfi e Nani coalizzati in un gruppo guerrigliero noto come Scoiattoli?).

Le scelte del gioco influenzeranno il finale (in effetti la conclusione generale è identica, cambiano solo alcune premesse in base alla fazione che si decide di appoggiare), ma soprattutto le relazioni con alcuni personaggi che, durante lo svolgersi degli eventi, possono condizionare in modo differente certi aspetti della trama e rendere più o meno agevole il superamento di certe missioni.

Non vado oltre per non rovinarvi il gusto di scoprire cosa The Witcher ha da offrire all'appassionato di videogiochi di ruolo.

Posso solo dirvi che, se avete amato titoli come Neverwinter Nights o Gothic, questo gioco rischia di diventare senz'altro uno dei vostri gdr preferiti di sempre, come è successo a me.

Posso solo dirvi che, a seguito di queste lunghe sessioni di gioco, ho riscoperto l'amore per gli rpg di carattere occidentale, che avevo da tempo messo da parte in favore dei miei amati jrpg.

Sempre da GOG.com ho recuperato un'altra gemma, ovvero Vampire The Masquerade Redemption, peccato che, a differenza di The Witcher, manchi del tutto la localizzazione in italiano.

Qualche giorno, fa, invece ho finalmente messo le mie zampacce sulla Collector Edition di Drakensang, un bel cofanettone che contiene la saga al completo, ovvero The Dark Eye, The River of Time, Phileasson's Secret (espansione del secondo titolo) e, come bonus, un bel CD contenente la colonna sonora di The River of Time.

Ma questa è un'altra storia... (che spero di raccontarvi nel prossimo post, fra non troppo tempo...)

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